Wellness Design Letture
Per un design multinaturalista
di Andrea Staid
- Viaggiando tra le forme
- Breve storia dell’architettura e del design ecologico
- Design, arte e antropologia
- Le case costruite dagli animali
- Utopie realizzate
Come progettare oltre i confini di specie
Cinque capitoli abilmente argomentati grazie anche a esempi chiarificatori attraverso i quali Andrea Staid riflette e fa riflettere sui temi complessi del vivere e abitare la Terra in relazione alla realizzazione dell’Oggetto e dello Spazio Architettonico. Gli spunti e le riflessioni vanno ben oltre le 191 pagine del libro che diventano fondamento per molteplici direzioni di ricerca.
Tra i temi chiaramente illustrati sottolineiamo i concetti di:
“Design Multinaturalista”; l’autore invita a riconsiderare le dinamiche dell’essere del design, superando l’idea “antropocentrica” che limita la capacità di progettazione alla sola sfera umana. La natura offre soluzioni di design e costruzione sostenibili nella propria essenza, ottimizzate per efficienza energetica, utilizzo di materiali locali e biodegradabili, e perfetta integrazione con l’ecosistema circostante. Pensiamo ai nidi degli uccelli, alle dighe dei castori…
“Ecocentrismo”; l’importanza di considerare l’intero ecosistema e la sua interdipendenza. La visione “ecocentrica” prevede la volontà di coloro che intervengono attivamente nella configurazione del mondo materiale di estendere il proprio sguardo oltre la funzionalità e l'efficienza immediata; la prospettiva ecocentrica riconosce il valore intrinseco del pianeta e della complessa trama di vita che lo abita, includendo non solo le società umane, ma anche le comunità animali e vegetali.
“Permacultura”; termine ideato da Bill Mollison, biologo, agronomo, naturalista e accademico australiano.
“Luogo e cura dello stesso”; il legame profondo con il luogo e le sue componenti animate e inanimate implica un approccio progettuale rispettoso, consapevole e responsabile.
“Ecopsicologia”; come atteggiamento e comportamento corretto nei confronti dell’ambiente.
“Sperimentazione Architettonica Etica”; possibilità – già presente in diverse culture e da ‘menti illuminate’ – di generare forme in connessione con il resto dei viventi mantenendo un’impronta umana non invasiva.
“Design Biophilicoe sua essenza”; progettare spazi partendo dalla biomimetica, studiare e imitare la natura per risolvere i problemi dell’uomo, assimilare i perfezionamenti strutturali funzionali strategici e non solo estetici della natura, ciò che essa ha perfezionato in miliardi di anni e continua a modificare generando soluzioni sempre più performanti. Design Biophilico è ciò che da forma a una dimensione ‘non materiale’ fortemente connessa con il benessere del vivere e abitare dell’uomo. L’ingegneria e l’inventiva umana unite alle caratteristiche naturali della terra portano a sperimentazioni e innovazione del presente riabilitando tecniche e tipi già codificati.
“Design Consapevole, importanza di incontro e scambio di saperi e dell’accettazione delle diversità”; il design non è solo estetica ma è un processo che plasma oggetti, servizi, spazi e sistemi, influenzando profondamente i nostri comportamenti e le nostre abitudini. Un design consapevole è orientato alla sostenibilità e all’inclusività.
“Sostenibilità e Sviluppo Sostenibile”; sostenibilità connessa alla questione tecnologica ma soprattutto a quella culturale. Sostenibilità legata al contesto in cui si opera che implica la conoscenza del luogo e delle pratiche vernacolari; attenta alle differenze e agli aspetti sociali, culturali, economici e ambientali. Sostenibilità inclusiva.
Andrea Staid,
Dare forme al mondo Per un design multinaturalista, Segrate, Utet, 2025, 191 p. (Dialoghi di Pistoia).
Muoversi oggi
di Fabio Swich
Avete mai pensato che, quando giocate coi vostri bimbi o fate i mestieri di casa, queste attività comportano, spesso in misura rilevante, del movimento e che questo possa esser fatto in modo da giovare, come ogni ginnastica, o malamente, in modo da procurarvi guai anche seri? Questo lavoro, oltre a mostrarci quanto la necessità vitale di muoverci sia strettamente condizionata dalla struttura economica, sociale e dalla cultura di ogni assetto umano, ci fa poi riflettere, attraverso una quantità di piccoli, chiari e godibilissimi esempi, sul nostro presente esistere nello spazio e su come trarne vantaggio.
Ed. Unicopli
Fa parte della collezione “La cultura e il tuo corpo”