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El Palau Fugit a Girona fonde l'architettura classica e elementi contemporanei

Progetto El Equipo Creativo


El Palau Fugit, un boutique hotel nel cuore della Costa Brava a Girona, in Spagna, è stato recentemente ristrutturato da El Equipo Creativo. Questa trasformazione di un palazzo del XVIII secolo nello storico quartiere Barri Vell fonde l'architettura classica di Girona con elementi contemporanei.

Gli interni, ispirati ai colori vibranti delle case lungo il fiume Onyar e alla celebrazione primaverile di El Temps de Flors, combinano arte moderna e oggetti artigianali. Il Palau Fugit è diviso in due parti: il vecchio edificio con patio, ristorante, bar e spa, e il Pavelló, una dependance moderna.

Le camere e le suite del Palauet presentano decorazioni fin de siècle attraverso una lente di design contemporaneo, mentre il Pavelló offre un ambiente mediterraneo con toni terracotta ed elementi in ceramica. Gli spazi pubblici, come il ristorante Casa Heras e El Salon, sono decorati con opere d'arte e pezzi artigianali, creando un'atmosfera allo stesso tempo storica e moderna.

Qui, lo studio El Equipo Creativo è riuscito a preservare l'essenza storica del palazzo integrando elementi contemporanei. L'accostamento tra stile antico e moderno si manifesta attraverso il riutilizzo delle strutture esistenti e l'aggiunta di nuove costruzioni. L'uso di materiali locali e tecniche costruttive tradizionali, combinati con elementi moderni, crea uno spazio rispettoso del suo passato e rivolto al futuro.

La collaborazione con artisti e artigiani locali rafforza il legame dell'hotel con il suo ambiente e la sua storia, rendendolo un luogo unico che riflette lo spirito di Girona.


Foto © : Salva Lopez 


La creatività incontra la natura: the cōmodo 

Un rifugio di lusso denso di storia e nostalgia da poco inaugurato tra le montagne austriache.

Progetto weStudio e  Piotr Wisniewski


Bad Gastein, il piccolo centro in cui sorge, non è solo una cornice fiabesca fatta di vette innevate e folti boschi, ma anche una rinomata località termale, visitata nel corso del tempo da aristocratici e artisti come Klimt e Thomas Mann. 

In origine, laddove oggi si trova l’hotel, c’era proprio una clinica termale del 1881, recuperata e trasformata dalla proprietaria Barbara Elwardt di weStudio, studio tedesco specializzato in interior e hospitality design, in collaborazione con il designer Piotr Wisniewski. La nuova struttura conserva il suo dna alpino, ma lo mescola con incursioni negli anni '60, guizzi contemporanei e soprattutto una spiccata vocazione artistica. A impreziosire gli spazi troviamo infatti opere d’arte astratta che ricalcano i colori del paesaggio montuoso, a firma della coppia tedesca Gosia Warrink e Katja Koeberlin di Amberdesign, e ancora stampe fotografiche di Gerrit Engel, vasi e candelabri Fundamental, nonché creazioni di nomi emergenti come Jeppe Hein e Tomoyuki Ueno. 

Lo sfondo su cui queste opere d’arte si stagliano è un’ode all’estetica mid century, con pezzi d’epoca che si alternano ad arredi realizzati ad hoc. La palette cromatica, calda e intensa, privilegia note borgogna e verde bottiglia, che ben si adattano alle sfumature del legno - quercia e pino - di cui un cottage di montagna non può mai fare a meno. 

Perfetta fotografia dello stile unico dell'hotel è la lobby, con le sue gigantesche vetrate che catturano il panorama, da rimirare possibilmente accoccolati davanti al camino, con un buon drink in mano. Qui fanno bella mostra di sé l’iconico divano Camaleonda di Mario Bellini e una collezione di arredi di Gae Aulenti, ma anche la poltrona Elda di Joe Colombo, accompagnata dalla sua scenografica lampada ad arco Coupé. Sulla lobby affacciano poi il ristorante e il bar centrale, disposti a metà tra il summer garden e la piscina esterna, una scelta che supera la rigidità tipica di certi rifugi alpini in favore di una connessione fluida tra dentro e fuori. 

Parlando degli ambienti comuni, a the cōmodo non manca davvero nulla: ci sono un’area di co-working, una libreria, una palestra e studio di yoga, un beer garden, una boutique e persino un cinema da 21 posti. Ma la menzione d’onore spetta senz’altro alla SPA, provvista di due saune e una piscina interna ed esterna. L'obiettivo è tenere alta l'asticella, sulla scia del passato glorioso del luogo, che oggi propone agli ospiti le stesse prodigiose acque termali di sempre, con l’aggiunta dei più avanzati trattamenti wellness. 

E le camere: se ne contano settanta, di cui quattro suite, con viste sbalorditive sulla valle e sulle foreste circostanti. Come nel resto dell'hotel, anche qui domina una sofisticata nostalgia, grazie ad arredi vintage originali che giocano con linee audaci e colori pieni, creando un’atmosfera avvolgente che riporta l’orologio agli anni '60. 

Ospitalità, Design e Tradizione giapponesi a Manila

L'Hotel Okura Manila, prima proprietà Okura Nikko Hotels nelle Filippine, ha aperto ufficialmente le sue porte al pubblico nell'aprile 2022.

Interior design HBA Architects


Strategicamente situato di fronte al Terminal 3 dell'aeroporto internazionale Ninoy Aquino, l'hotel offre un comodo accesso ai principali quartieri degli affari e alle attrazioni turistiche di Metro Manila, rendendolo una base ideale sia per i viaggiatori d'affari che per i turisti.

Gli ospiti che cercano un'atmosfera giapponese in città si delizieranno nella hall dell'atrio dell'hotel, che presenta una pittoresca fila di moderne strutture di ispirazione giapponese, circondate da elementi naturali in legno e pietra. Oltre all'area reception simile a una pagoda di vetro, vi sono anche un giardino roccioso minimalista e un paesaggio montuoso che avvolge l'intero atrio.

L'hotel di lusso da 190 camere su 11 piani offre un'ampia gamma di sistemazioni, tra cui la camera Hinoki-yu che presenta vasche da bagno in legno Hinoki (cipresso giapponese) realizzate a mano da artigiani giapponesi della città montana di Nagiso, nella prefettura di Nagano.

Tutte le camere sono arredate con letti lussuosi, aree separate per vasca e doccia e servizi premium come TV a schermo piatto, connessione Internet ad alta velocità, comandi multimediali per la stanza, macchina da caffè e bidet giapponese.

All'ultimo piano, l'hotel offre strutture ricreative e d'intrattenimento tra loro vicine e collegate così da offrire un rifugio sereno e rilassato in città. Gli ospiti dell'hotel possono fare un tuffo rinfrescante nella piscina riscaldata di 20 metri del SORA Rooftop con vista sullo skyline di Manila, e provare docce emozionali, bagni turchi e saune del centro benessere.

L'Hotel Okura Manila presenta notevoli esperienze culinarie sulla scena gastronomica filippina con opzioni di ristorazione di classe mondiale: Yamazato, il raffinato ristorante giapponese che offre autentica cucina giapponese, con sale da pranzo private che offrono l'ambiente ideale per riunioni di lavoro o incontri intimi.

Yawaragi, un ristorante aperto tutto il giorno che offre cibo giapponese con specialità occidentali e asiatiche, oltre a “high tea” e cocktail. Dispone inoltre di un bancone “robatayaki” (tradizione giapponese), un bar lounge e sale da pranzo private.


Ospitalità e Mondiali di calcio, nuove aperture in Qatar

Hotel e resort, ma anche intrattenimento, spiagge e beach club, arte&cultura, shopping, strutture che saranno inaugurate in occasione di FIFA World Cup Qatar 2022™

A un mese dall'inizio della FIFA World Cup Qatar 2022™, Qatar Tourism svela le nuove attrazioni turistiche, gli hotel e i resort che apriranno le porte ai tifosi durante il campionato. Quest’anno  rappresenta un'importante pietra miliare per l'affermazione del Qatar come destinazione turistica, con l’obiettivo di accogliere sei milioni di visitatori all'anno entro il 2030.

(l'articolo completo sul prossimo numero di Wellness Design)


Testi e immagini cortesemente forniti da Qatar Tourism

www.visitqatar.qa


Intrattenimento

Al Maha Island (nella foto)

Lusail Winter Wonderland

Lusail Boulevard

Qetaifan Island North

Corinthia Yacht Club

West Walk


Spiagge e beach club

Progetto West Bay North Beach (nella foto)

974 Beach Club

La Mar Beach Club

Makani Beach Club


Arte & Cultura

Museo d'Arte Islamica (riapertura)



Shopping

Printemps Doha




Hotel e resort

Fuwairit Kite Beach

The St. Regis Marsa Arabia Island

Rixos Gulf Hotel Doha

The Outpost Al Barari

Rixos Qetaifan Island North Doha

Waldorf Astoria Doha West Bay

Waldorf Astoria Doha Lusail

The Ned Doha

The Chedi Katara Hotel & Resort

Raffles Doha e Fairmont Doha

Rosewood Doha

Katara Hills LXR Hotels

DoubleTree by Hilton Doha Downtown


  • Il colpo di naso: psicologia dell'olfatto

    di Gaia Colombi


    L’olfatto è il senso che più partecipa alla creazione dell’atmosfera percettiva e fisica di un luogo o di una situazione, il naso ci dice subito ciò che serve sapere. L’odore è il primo elemento con cui entriamo in contatto, il sistema olfattivo è filogeneticamente tra i cinque sensi il più antico, potente e misterioso, ci guida spesso in modo del tutto inconsapevole influenzando comportamenti, decide repulsioni o attrazioni, ma è il meno sollecitato nell’approccio polisensoriale, ma sempre più al centro dell’attenzione nelle strategie di marketing. Il profumo non si misura metricamente e non risponde alla geometria euclidea; quando si cerca di descriverlo ci si rende immediatamente conto che sfugge alle definizioni, impalpabile ma presente, sarà per questa sua caratteristica effimera che si tende a trascurare i suoi effetti sulla sfera emotiva e l’immenso potere sulle memorie.

    Le emozioni hanno maggiore impatto sull’intenzione di acquisto, che sia di un bene o un servizio, studi hanno inoltre evidenziato che un luogo piacevolmente profumato migliora la percezione di un ambiente o di un bene rispetto a uno scenario privo di profumo, influenzando il cliente a ripetere l’esperienza. In virtù della stretta relazione tra il senso dell’odorato, istinti, emozioni e piacere, la comunicazione olfattiva rappresenta una nuova frontiera di creatività e di innovazione sulla quale attivare l’attenzione a un certo contesto, valorizzando un elemento di arredamento, rafforzare un prodotto o un servizio grazie al potere evocativo delle essenze e conferire un valore aggiunto a un contesto che vuole distinguersi dal mercato.


    Identità olfattiva sulle ali del profumo

    Per valorizzare ambientazioni raffinate e ricercate si utilizzeranno profumi complessi, ipnotici, eleganti, attraverso l’olfatto il messaggio giunge con una maggiore forza di persuasione e penetrazione al destinatario. Inebrianti, intensamente floreali o voluttuosamente speziati; sentori ricchi e nutrienti: cacao, curcuma, vaniglia e diversi tipi di legni creano l’incantesimo personalizzato per ogni scenario. L’esperienza si respira, il profumo è lo scrigno di memorie ed emozioni, che racchiude l’eternità di un momento. 

    Parlando di “identità olfattiva” è possibile veicolare i valori di riferimento di un’azienda attraverso il profumo, che sarà più facilmente ricordato dal cliente. L’elaborazione degli stimoli sensoriali, necessita di una profonda conoscenza della psicologia dell’olfatto e dell’aromaterapia, in particolare della psico-aromaterapia che studia il legame tra olfatto, profumo e le influenza delle materie aromatiche naturali su psiche e corpo.

    Le sensazioni olfattive sono valori atmosferici ed estetici, che modificano profondamente il vissuto aromatico, e producono una trasformazione di tutta la realtà dove l’ambiente aereo può diventare uno spazio dominato da forze che mirano alla mercificazione dell’emozione. Ogni volta che si manipolano profumi, profumando gli ambienti o cucinando si compie un’azione che ha conseguenze notevoli. Della pervasività di tutto ciò si ha nulla o pochissima consapevolezza. L’elemento olfattivo permea tutti gli spazi, anche se non lo avvertiamo la sua presenza influenza costantemente le nostre scelte attraverso il senso dell’odorato. L’unica in grado di stringere una relazione intima con la sfera emozionale è la comunicazione olfattiva. In qualsivoglia ambito, in una capacità creativa ed evocativa delle essenze, è possibile creare universi in cui emozione e piacere siano sapientemente ed elegantemente mescolati. 


    L’estetica dell’olfatto: respirare il Bello

    L'olfatto è indissolubilmente legato all’estetica e al piacere, due concetti che nel tempo hanno perso il loro significato originale, in taluni casi inibiti perché associati a frivolezze e superficialità, ma il significato etimologico della parola estetica ci riporta alla parola sensi, ovvero “capace di sentire per mezzo dei sensi”, quindi una connotazione ben distante da ciò che la società moderna nei secoli ha imparato ad associare. Il piacere è un’esperienza psicologica, ed è oggettivamente ciò che chiamiamo Bellezza, necessario affinché un’esperienza si fissi nella memoria; è il sale della vita, niente piacere solo uno scorrere insipido di eventi. La corteccia olfattiva è vitale per la lavorazione e la percezione dell'odore. Si trova nel lobo temporale del cervello, ha connessioni con altre strutture del sistema limbico come l'amigdala, l'ippocampo e l'ipotalamo. L’olfatto ha un filo diretto con il sistema endocrino e sfera dell’eros.


    Profumeria botanica: tra Natura e Scienza

    Il profumo, etimologicamente “attraverso il fumo”, è da sempre sinonimo di ricchezza, benessere e civiltà. Nell’ambito del benessere naturale è necessario spiegare cosa si intende qui per profumo, concezione molto lontana da quella che la società di oggi conosce. La cultura della produttività e l’avvento delle sostanze sintetiche di laboratorio, hanno portato sì alcuni vantaggi come rendere accessibile a tutti ciò che un tempo era privilegio di pochi, ma contemporaneamente hanno fatto smarrire l’identità del profumo, privandolo della sua unicità, della sua anima e facendo della vista e udito principali guide cognitive. Un tempo, infatti, i rituali fragranti erano ottenuti unicamente dall’estrazione dell’anima delle piante che annoverano virtù terapeutiche - capaci di influire positivamente su corpo e psiche - ottenendo sostanze aromatiche volatili conosciute come “oli essenziali”. La qualità e l’identificazione chimica dell’essenza sono requisiti fondamentali per mantenere integra la vis terapeutica. Inoltre, un’adulterazione può compromettere la complessa composizione chimica di un olio essenziale, pregiudicando le caratteristiche originali del profumo.


    Sorprendere e promuovere con naturalità 

    Riassumendo, la comunicazione olfattiva viaggia su di un canale privilegiato giunge direttamente al centro dell’emozione senza doversi confrontare con difese razionali, morali e culturali del piano mentale, così come invece accade per gli altri sensi. L’olfatto è la porta dell’inconscio, dialoga costantemente con il sistema limbico area primitiva del cervello connessa appunto alle emozioni, alla percezione del piacere, agli istinti e alle memorie. L’olfatto è un canale per sorprendere, promuovere e rafforzare l’immagine, esaltare servizi o prodotti, prolungare la visita in un luogo, creare un clima favorevole alla comunicazione, all’acquisto e imprimere nella memoria l’esperienza. La profumeria botanica, in virtù delle molteplici proprietà delle essenze tra cui l’azione purificante, rilassante e tonificante, mescolate con sapienza e arte, rappresenta la trait d’union tra benessere e comunicazione.

    Ricordando che il profumo, in qualunque contesto, deve essere un’intuizione mai un’offesa, l’effetto in tal caso sarebbe esattamente l’opposto di ciò che si avrebbe voluto ottenere.

    Gaia Colombi nasce nel 1975 a Milano, curiosità e fascinazione verso il mondo naturale la spingono a viaggiare per riscoprire una Natura magica e sensuale Sempre più affascinata e sedotta dal potere evocativo delle essenze, decide di dedicarsi all’approfondimento della materia, si inoltra nel profondo, fino a sviscerarne il linguaggio sottile. Si dedica dal 2015 costantemente allo studio dell’aromaterapia e della psico-aromaterapia con corsi di alta formazione, approfondendo la relazione tra olfatto, psiche e profumo. Svolge consulenze presso aziende nell’ambito della comunicazione olfattiva e profumeria botanica, dedicandosi altresì alla divulgazione dell’aromaterapia scientifica attraverso corsi di formazione e conferenze. Autrice di “Il Profumo del benessere – Aromaterapia tra Natura e scienza” in prossima uscita ad autunno.

    L’ascolto di un profumo è un’avventura, una metafora che richiama immagini ed evocazioni della mitologia personale, un intreccio affascinante e misterioso tra psicologia e profumeria, un viaggio nelle acque inesplorate dell’animo umano.

    

    www.gaiacolombi.it - info@gaiacolombi.it


    Colore, Luce Naturale e Ospitalità: Hotel Finse 1222 in Norvegia ad opera di  Snøhetta e ModernHaus Hotel a New York di Palette Architecture

    Due ristrutturazioni di strutture dedicate all'ospitalità in cui l'utilizzo del colore e della luce è fondamentale


    Hotel Finse 1222

    Lo studio Snøhetta ha effettuato una precisa ristrutturazione di questo hotel a Finse, piccolo villaggio di montagna in Norvegia raggiungibile solo in treno.


    Costruito all'ombra del ghiacciaio norvegese Hardangerjøkulen, l'Hotel Finse 1222 si trova a 1.222 metri sul livello del mare e ha iniziato la sua vita come umile lodge per i ferrovieri prima di diventare un hotel a tutti gli effetti nel 1909.

    Nel corso dei decenni, la struttura ha attirato un flusso costante di visitatori, ma i suoi interni sono naturalmente divenuti obsoleti. Quando Snøhetta è stato incaricato di aggiornare l'hotel, lo studio si è allontanato da importanti cambiamenti strutturali e ha invece optato per apportare alcune modifiche estetiche.

    Si è voluto infatti preservare le qualità storiche del luogo regolando e aggiornando attentamente i volumi dell'edificio esistente, aggiungendo nuovi elementi solo dove era assolutamente necessario.

    Riportare in vita la lunga e variegata storia dei tempi d'oro di Finse è stata l'idea principale, assicurandosi che anche i nuovi visitatori potessero diventare consapevoli di questa natura completamente unica e dell'esperienza alberghiera.

    Gli architetti hanno voluto promuovere un ambiente caldo e avvolgente nella reception e nell'area lounge dell'hotel in modo che gli ospiti in arrivo si sentano immediatamente a proprio agio.

    Qui, le superfici sono dipinte di arancio mandarino mentre gli arredi, morbidi, sono di diverse tonalità di rosso.

    Appena oltre il salone, Snøhetta ha progettato una nuova terrazza in legno così da riprendere la carpenteria originale dell'edificio.

    Nella sala da pranzo la carta da parati floreale William Morris ora ricopre le pareti. Questo è un omaggio ad alcuni arredi dimenticati da tempo che Snøhetta ha ritrovato nella soffitta dell'hotel rivestiti in un tessuto simile dal famoso designer tessile britannico. Il soffitto decorativo in gesso della stanza è stato conservato e completato con lampade a stelo in ottone decorate. Fotografie di ospiti famosi passati dall'hotel sono montate sulle pareti, tra cui i ritratti del principe Carlo e della pattinatrice norvegese Sonia Hennie.

    Un'atmosfera più lunare regna nel salone dell'hotel, dove le superfici sono rese in una profonda tonalità di indaco per amplificare l'abbagliante luce bluastra dei tramonti invernali di Finse.

    Gli ospiti possono sedersi e osservare la giornata che volge al termine sui divani blu torniti della stanza o sui sedili della panchina rivestiti con elementi pelosi.

    L'intervento più importante realizzato da Snøhetta durante la ristrutturazione ha comportato l'elevazione del tetto dell'hotel per far posto ad altre due suite per gli ospiti nella sommità.

    Entrambe le suite sono dotate di ampie vetrate a tutta altezza che offrono una vista ininterrotta sul paesaggio circostante. Anche le vasche da bagno sono posizionate per affacciarsi sulla vicina montagna Lille Finsenut. Drappeggiati sopra i letti vi sono elementi in lana su misura raffiguranti un'immagine astratta del ghiacciaio Hardangerjøkulen.


    ModernHaus Hotel, New York, Stati Uniti

    Progetto Palette Architecture


    Palette Architecture ha presentato la ristrutturazione di ModernHaus SoHo, un lussuoso boutique hotel di 114 camere precedentemente noto come The James New York. Situata nel vivace quartiere SoHo la struttura è stata acquisita dagli attuali proprietari nel 2017 e l'hotel ha cambiato proprietà due volte dalla sua costruzione originale nel 2010. La volontà del cliente era quella di dare all'hotel uno stile più contemporaneo, ammorbidendo l'impronta dei materiali grezzi del suo design originale.


    La proposta degli architetti si è concentrata sull'introduzione di ricchi materiali naturali e colori audaci per ammorbidire e contrastare il brutale design originale di cemento e acciaio.


    Fin dall'inizio, il progetto è stato uno sforzo collaborativo tra le parti interessate, i proprietari dell'edificio, le società di interior design Wilson Associates e M. A. Bowers e i vari operatori F & B dell'hotel. Con Palette quale project manager il progetto si è concentrato su un piano che fornisse alla nota proprietà  un nuovo inizio.


    Il team ha identificato una varietà di spazi sottoutilizzati e obsoleti che potessero essere riproposti. Con l'obiettivo di preservare gran parte dell'edificio originale, lo studio si è concentrato sull'evidenziare il cemento prefabbricato originale, l'acciaio e le finiture resistenti agli agenti atmosferici. Il team ha quindi intrapreso un processo che infondesse coerenza e carattere alla proprietà, sviluppando legami con il quartiere di SoHo attraverso l'introduzione di elementi quali motivi geometrici e opere d'arte selezionate che alludessero alla ricca storia di arte e cultura del distretto.


    A partire dalla hall e dagli ingressi dell'hotel le finiture datate sono state aggiornate attraverso l'uso di materiali naturali senza tempo. I designer hanno introdotto contrasti con gli interni di colore chiaro, tra cui legni scuri e metalli che fornissero alle pareti, alle porte e alle ringhiere dello spazio un lifting contemporaneo. Nei corridoi delle camere l'uso della moquette in stile Calder e il posizionamento strategico della pop art consentono di stabilire connessioni senza soluzione di continuità con l'atmosfera di SoHo. La disposizione delle camere stesse è rimasta in gran parte intatta, con tocchi contemporanei dati da arredi rivestiti in tessuti morbidi e dai colori audaci.


    La Suite Presidenziale, che era un perpetuo work in progress e aveva alle spalle una storia di ristrutturazioni e aggiornamenti materiali ha indotto il team a realizzare un ambiente rivolto all'interiorità e all'intimità, disegnato sullo sfondo delle viste panoramiche sulla città così da sfruttare le dimensioni e l'ampiezza della suite stessa. Ottone, legni pregiati, colori vivaci e illuminazione strategica miscelati ad hoc per raggiungere questo obiettivo, il tutto all'interno dell'abbraccio di viste esterne uniche.


    Riconoscendo l'enorme valore che i punti vendita rappresentano, il team ha lavorato a stretto contatto con gli operatori F&B dell'hotel per recepire l'essenza delle loro visioni. Gli elementi dei lavori di ristrutturazione di F & B includevano miglioramenti a un bar sul tetto esistente e il riposizionamento fuori terra di un ristorante esistente nell'interrato.


    Ma se i proprietari erano soddisfatti dell'offerta del loro ristorante d'autore, la sua impostazione originale era completamente scollegata dal resto dell'attenzione della proprietà sul quartiere circostante e sulle viste esterne. Il concetto esistente doveva non solo essere aggiornato, ma anche arricchito della realtà esterna. A circa 5 metri sopra il livello della strada, uno spazio in copertura sottoutilizzato offriva un grande potenziale. Il consenso generale ha portato il team a progettare un involucro dinamico sul tetto in vetro che ha notevolmente ampliato le attività del ristorante.

     

    Il ristorante originale era uno spazio poco illuminato rivolto verso l'interno, mentre la nuova ambientazione è completamente immersa nel quartiere ed è visivamente collegata all'hotel. Separati solo da un involucro in vetro con tetto e pannelli a parete completamente retrattili, i clienti sono ora attratti da un'esperienza culinaria all'aperto davvero unica."


    Progettata su più livelli, la Veranda SoHo ora comprende spazi differenti, tra cui una sala da pranzo Signature Room da 150 persone, due cocktail bar distinti e uno spazio per eventi. Mentre il ristorante è ora caratterizzato dalla sua attenzione verso l'esterno, c'è anche una continuazione del design generale sotto forma di tessuti morbidi, colori audaci e contrasti di legno naturale.


    Altrettanto importante è stato l'intervento su The Jimmy, l'immensamente popolare bar della proprietà posto sul tetto, che di giorno funge anche da bar a bordo piscina. La sfida maggiore è stata quella di dare pochi tocchi contemporanei necessari senza rovinare qualcosa di positivo. Il team ha deciso di mantenere l'impronta esistente dello spazio, optando invece per rinfrescare l'essenza dello spazio popolare al fine di migliorare l'esperienza e la fruizione. Gli aggiornamenti al popolare locale notturno hanno visto un bar completamente nuovo con stazione di servizio aggiuntiva, miglioramenti acustici, riallineamenti per consentire una maggiore produzione e arredi contemporanei selezionati a immagine di quelli esistenti, ma con trame diverse e tessuti più morbidi nelle stesse tonalità blu.


    Lo studio ha anche ridisegnato il bar a bordo piscina rendendolo un appuntamento fisso, evidenziato da una cabina DJ recentemente integrata e da una finestra della terrazza riconfigurata che consente allo spazio bar principale di aprirsi completamente sul terrazzo della piscina. Inoltre, in linea con l'idea di stabilire connessioni con l'ambiente esterno, un modernissimo lavabo comune è stato installato appena fuori dal bagno unisex. Posizionato di fronte a un'ampia parete finestrata, l'area del lavandino presenta splendide viste sulla città dallo spazio attivo sul tetto.


    Foto di Pavel Bendov



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