Progettazione Hotel


Caresse Bodrum

progetto di Onur Özgül


...Un rifugio nell’Egeo su un tratto di costa che negli ultimi anni è stato soprannominato anche “Riviera Turca”; invece di nascondersi nelle pinete tra le remote colline della penisola, Caresse beneficia della sua ubicazione alla periferia della città di Bodrum...

L'audace piscina a sfioro blu sembra fondersi con l'oceano su cui si affaccia l'hotel, mentre al di sotto, una piccola spiaggia elegante e sabbiosa è fiancheggiata da eleganti terrazze prendisole su entrambi i lati, con ristoranti, un bar e una boutique piena di etichette di stilisti colorati...

Le opzioni di alloggio sono svariate e complete: con 84 alloggi in totale, si può scegliere tra una delle 67 camere, nove suite, sei residenze con una camera da letto, una residenza con tre camere da letto e, infine, l'opulenta Caresse King Villa.

Le stanze presentano una tavolozza di colori freschi, comprese le persiane in legno bianco che incorniciano le porte scorrevoli, hanno un arredamento a tema marino che incarna il relax a bordo di uno yacht di lusso...

Il resort ha recentemente inaugurato una partnership con Doctor OM, creando un nuovo centro di salute e benessere interno progettato per promuovere lo stato di salute e il cambiamento verso uno stile di vita sostenibile...


Testo e immagini cortesemente forniti da Marriott International

L'articolo completo prossimamente su Wellness Design


AMAALA: ospitalità, turismo, lusso, futuro

Concepito in collaborazione con i designers di HKS, lo studio di architettura e design Foster + Partners e con Egis, gruppo internazionale di consulenza e ingegneria; lo sviluppo progettuale dovrebbe essere completato nel 2023.

AMAALA è una destinazione turistica di lusso che si sta sviluppando lungo la costa del Mar Rosso, nel nord-ovest dell'Arabia Saudita. Con una superficie di oltre 4.000 km quadrati, questa destinazione aperta tutto l'anno prevede il completamento di una prima fase di sviluppo entro la metà del 2024 e consisterà in oltre 1.300 camere d'albergo in otto diversi resort. Una volta completato nel 2030, ospiterà più di 3.000 camere d'albergo in 25 hotel e circa 900 lussuose ville residenziali, appartamenti e case immobiliari, oltre a negozi di fascia alta, ristoranti raffinati, strutture per il benessere e ricreative. Il progetto fa parte della roadmap Vision 2030 dell’Arabia Saudita.

Prendendo il nome dalla parola araba per “speranza” e dall’antica parola sanscrita per “purezza”, AMAALA si rivolge ai 2,5 milioni di viaggiatori con un patrimonio altissimo, i cosiddetti UHNWI (ultra high net woth individuals).

La sostenibilità sarà una pietra angolare di AMAALA che si ispira alle tribù beduine, le quali nutrono un profondo rispetto per le terre e i mari ancestrali che le hanno sostenute per secoli.

Situato nella riserva naturale Prince Mohammad bin Salman, AMAALA sta sviluppando solo il 5% del sito greenfield, mentre il resto è conservato per i suoi diversi ecosistemi naturali e la cultura locale unica. Solo 500.000 visitatori saranno accolti ogni anno ad AMAALA per ridurre al minimo qualsiasi impatto sull'ambiente circostante.

Inoltre sarà alimentati al 100% da energia rinnovabile, senza connessione alla rete nazionale e con un'impronta di carbonio pari a zero con produzione di rifiuti da discarica pari a zero una volta a regime.

AMAALA è composto da tre insediamenti - Triple Bay, The Coastal Development e The Island - e si estenderà per 4.155 kmq di cui circa 2.565kmq sulla terraferma e 1.590 kmq in acqua.

Triple Bay sarà l’area dedicata al benessere, con strutture mediche all’avanguardia, resort, residenze private, ristoranti e negozi. Ospiterà anche un’accademia sportiva, un resort ippico e strutture per  golf, tennis, equitazione, polo, corse di cammelli e falconeria. 

The Coastal Development sarà sede di eventi artistici e culturali, ospitando un distretto culturale che comprenderà un museo d’arte contemporanea e una sede di festival cinematografici. 

The Island ospiterà giardini botanici arabi dal design ricercato, con opere d’arte, sculture e paesaggi mozzafiato, punti di ristoro e residenze private.


Prossimamente info e immagini sui primi resort



Ospitalità, Design, Energia, Benessere

Elements: la nuova sauna girevole e sospesa del Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano in Alto Adige

Si chiama Elements ed è la nuova sauna del Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano, struttura 5 stelle in Val Badia. Grazie alla grande vetrata, offre visuale panoramica completa sul paesaggio Dolomitico circostante; a base cilindrica, inoltre, ruota su se stessa a 360° ed è sospesa a 9 mt di altezza.

Progetto dell’Interior Designer Barbara Widmann dello studio Interior Design di Bolzano

Il 2023 inizia con una novità al Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano, che arricchisce la sua offerta wellness con la nuova Elements Sauna, sospesa a 9 mt di altezza e girevole a 360°, unica nella sua specie. Progettata dall’Interior Designer Barbara Widmann, dello studio Interior Design di Bolzano, questa sauna regala un’esperienza di relax unica, completata dalla vista sulle Dolomiti patrimonio dell’UNESCO; un’indimenticabile immersione nel mondo del benessere, fisico e soprattutto interiore.

«Quello dell’Elements Sauna è un progetto davvero ambizioso oltre che unico nel suo genere e la realizzazione è stata impegnativa da un punto di vista tecnico in quanto, oltre ad essere una struttura capace di girare su se stessa a 360°, è anche sospesa a 9 metri di altezza dal suolo» spiega l’Interior Designer Barbara Widmann. «Ci tengo ad aggiungere, però, che Elements Sauna presenta anche una profondità di concept importante da trasmettere: si è deciso, infatti, di riprendere filosofie e tradizioni tra le più antiche, che vedono l’uomo al centro di un rapporto strettissimo con la natura e le energie che questa sprigiona. Sin dall’esterno, l’ospite ritrova e diventa parte integrante di questo circolo di energie vitali in prima persona: la sauna, infatti, svela la sua forma toroidale, espressione del campo energetico di ogni forma di vita in grado di autoalimentarsi e simbolo del ciclo della vita di ogni essere vivente; all’interno e al centro della base circolare, poi, trova la stufa che materialmente rappresenta l’alimentazione del flusso energetico della struttura, metaforicamente ne è il cuore pulsante; un po’ come avviene nel corpo umano, con il cuore che alimenta l’intero organismo» spiega Widmann. L’esperienza si completa grazie alle grandi vetrate che regalano una vista magnifica sul paesaggio circostante e sulle Dolomiti. «Il desiderio della famiglia Crazzolara, dunque, non è tanto quello di fare vivere agli ospiti un’esperienza di relax fine a se stessa, ma di farli entrare in un mondo di energie positive, condurli in un percorso introspettivo consapevole che permetta di attingere all’enorme potenziale che esiste all’interno di ognuno, mentre il mondo continua a evolvere e girarci attorno» conclude l’interior designer. 

La Elements Sauna è costituita per lo più da metallo e diverse tipologie di legno. Il pavimento, infine, è in quarzite, una pietra naturale proveniente dalla vicina val di Vizze. 



Wellness Design Concetti

Architettura sostenibile


Wellness Design Concetti

Biophilic Design


Wellness Design Concetti

Neuroarchitettura


Wellness Design Concetti

Le caratteristiche degli hotel sostenibili


Joali Being, sostenibilità e mantenimento

Progetto Autoban e Atolye4N

Situato sull'isola di Bodufushi nell'atollo di Raa, Joali Being presenta 68 tra ville sulla spiaggia e ville sull'acqua, una nutrita offerta di arte culinaria, programmi di immersione personalizzati, una serie di laboratori didattici e lezioni esperienziali guidati da esperti di benessere, maestri culinari ed erboristi, spazi e ambienti di altissimo livello realizzati utilizzando principi di progettazione biofilica, il tutto con la massima attenzione a conservazione e sostenibilità.

Completamente plastic free, Joali Being sta per ricevere l’Earth Check Certified, certificazione ambientale e benchmarking leader a livello mondiale per l’industria dei viaggi e del turismo.


Pace e relax iniziano dallo scenario, fatto di sabbia bianchissima e mare trasparente, con tutto lo spazio a disposizione da dedicare a sé stessi. Il progetto architettonico delle ville e degli ambienti comuni come i ristoranti Flow o Mojo, la spa Areka o l'area dell’erboristeria Aktar, sono firmati dallo studio di architettura Autoban insieme ad Atolye4N, che hanno entrambi contribuito al design della destinazione gemella, Joali Maldives.

Le 13 diverse categorie di ville permettono agli ospiti di scegliere tra una, due, tre e quattro camere da letto, tutte complete di un jadugar personale, che in Dhivehi significa "mago esperto". Gli interni  delle ville sono stati progettati traendo spunto dall'ambiente naturale circostante, dalle coste, dalle onde del mare, dalle conchiglie e dalle trame verdi; le spaziose sistemazioni presentano linee rilassate e fluide che fungono da estensione dell'Oceano Indiano.

Preziosa è stata la collaborazione con Seçkin Pirim, artista e scultore turco che ha progettato il padiglione “Gate of Zero”, che accoglie all’arrivo sull’isola con la sua geometria in legno bianco e acciaio ispirata alla spirale rotante della gonna dei dervisci. Ideale per entrare da subito nello spirito del luogo, così come i tetti ondulati dove non si percepiscono mai angoli e spigoli. Tutto risulta essere un abbraccio...


Sostenibilità e conservazione

Con sostenibilità e conservazione poste al centro del progetto, Joali Being ha messo in atto numerose iniziative e partnership per mantenere e conservare la natura e il paesaggio circostanti. Il ritiro ospiterà uno dei tre santuari per la conservazione delle tartarughe alle Maldive, nonché un progetto di ripristino della barriera corallina e un vivaio di coralli. Il marchio Joali sta inoltre collaborando con EarthCheck, il gruppo leader mondiale di benchmarking scientifico, certificazione e consulenza per viaggi e turismo, su iniziative di sostenibilità a lungo termine di grande impatto. L'infrastruttura di sostenibilità dell'isola comprende un impianto di dissalazione per l'imbottigliamento dell'acqua, un sistema di raccolta dell'acqua piovana e riciclaggio delle acque grigie, un frantoio e un riciclatore di vetro, un compostatore di rifiuti alimentari, un trituratore di rifiuti vegetali per la concimazione e un impianto di trattamento biologico delle acque reflue per la sicurezza degli scarichi.


L'articolo completo su Wellness Design 3-22


“C Resorts”: una vacanza di lusso declinata in una chiave più giovane

L'isola di Mauritius, che vide l’avvio dell’attività turistica di Constance, fa da culla al nuovo marchio interamente dedicato alla così detta generazione X, quella nelle cui schiere militano i nati tra il 1965 e il 1982

La prima perla di questa collana è collocata a Palmar, sulla costa est dell’isola di Mauritius ed è una struttura dal gusto coloniale con contaminazioni contemporanee affacciata sul turchese dell’oceano Indiano, scaturita dalla geniale collaborazione tra l’architetto Marie Ange Kreitman Taylor e il designer francese Marc Hertrich. La struttura del C Mauritius dispone di 116 camere – 52 prestige room da 40 mq di cui otto fronte mare e 64 deluxe room da 48 mq di cui 8 fronte mare – tre piscine e tre ristoranti. 

Di grande raffinatezza l’area SPA e sport: incastonata in un lussureggiante giardino, conta su quattro mini chalet per trattamenti single, due per trattamenti di coppia, una sauna e un bagno turco, un percorso gym all’aperto e una palestra. La formula di trattamento proposta è quella dell’all inclusive.

Il concept che ispira il nuovo brand è “nature playground” e promette un’esperienza unica e sorprendente che combina il fascino della natura mauriziana ad un ambiente dinamico e stimolante che invita all’interazione tra i viaggiatori. Un tocco di avventura per tornare tutti un po’ bambini.

Ed è proprio sulla riscoperta dell'infanzia sopita ma mai domata che ruota la proposta delle dodici esperienze giocose racchiuse nella parola Cignatures, formule che declinano attività fra spiaggia, natura, mare, ristoranti. Come il C Trek, con percorsi avventurosi ed escursioni per esplorare le meraviglie dell’isola; o Session by the C, cioè feste sulla spiaggia con giochi e materassini giganti; stimolante il Cpicerie, uno spazio gourmet vista mare con caffetteria, pasticceria e cibi locali che permette il consumo di pasti easy in modo conviviale. Tutto è stato concepito per creare un ambiente favorevole alla convivialità e al relax, al divertimento e al gioco senza tuttavia trascurare l’esigenza di chi invece vuole trascorrere qualche ora in spiaggia leggendo un buon libro o riposando.


Questo ex club vacanze è stato costruito alla fine degli anni 2000 sulla splendida laguna di Palmar. Nel 2017, i proprietari volevano rinnovare l'hotel, estenderne la capacità e aggiornarlo. 

Il C Resort Mauritius diventa così il luogo ideale che riunisce gli elementi che compongono l'essenza di questa nuova gamma di hotel di charme: natura, semplicità, atmosfera rilassata...

L'Interior Design si è quindi orientato a valorizzare i marcatori dell'identità di C Resort integrandoli nel top di gamma dello stile di vita mauriziano, con materiali naturali, colori vivaci, vegetazione e spazi caldi.


Concept, concept e ancora concept: la prima birreria SPA in Belgio
WeWantMore attinge alla birra, a bagni e immersioni in essa e all'eredità della birra belga quale ispirazione per la progettazione della prima birreria SPA belga

Nella Repubblica Ceca le birrerie SPA esistono da diverso tempo, in Belgio, nazione nota per la sua cultura della birra, il concetto non aveva ancora trovato la sua strada. Fino ad ora.


Bath & Barley è la prima birreria SPA realizzata in Belgio. Posizione? Bruxelles. Design? Di WeWantMore, studio di design belga che ha creato l'intera brand experience, dal design degli interni fino al marchio e al nome.


La maggior parte delle birrerie SPA ceche sono più birra che spa. Oscure, pittoresche con un'atmosfera da pub. Luci al neon verdi o rosse incluse. L'idea di WeWantMore è invece quella di un'esperienza di benessere rilassante, quindi, piuttosto che giocare la carta della birra, lo studio si è concentrato sulla creazione di un senso di relax e intimità, ma con un innegabile legame con ciò che contraddistingue Bath & Barley: birra, bagni e immersioni in essa e la ben nota eredità della birra belga.


La facciata rivela subito il carattere: un'installazione curva in rame non svela molto, ma quanto basta per rivolgere un'occhiata all'ingresso della SPA e al negozio. Si ispira agli antichi bollitori in rame utilizzati per la produzione della birra. Una volta all'interno le forme ad arco evocano e infondono una sensazione di intimità e calma. Orzo essiccato e luppolo pendono dal soffitto. Il loro profumo aggiunge un elemento sensoriale all'esperienza SPA, mentre i rami che pendono rendono ancora più morbida la calda luce.

Le pareti a vista, il cemento grezzo e la pietra blu completano l'atmosfera e il richiamo alla natura e alla terra del piano terreno.


Situato nel centro storico di Bruxelles, l'edificio stesso ospitava una bellissima cantina a volta. In quest'area al piano di sotto, WeWantMore ha continuato a utilizzare più materiali tradizionali quali rame, grano e vetro colorato per mantenere viva la rievocazione e l'associazione con la cultura della birra medievale belga.


Gli schermi in vetro colorato offrono agli ospiti della SPA un po' di privacy, mentre le illustrazioni, riecheggianti quelle delle chiese e che ritraggono monaci e sacerdoti produttori di birra, sono un altro collegamento alla storia di Bath & Barley. La ringhiera della scala è un altro contributo a ciò. Si possono riconoscere cavalieri, bollitori e botti di birra. Le icone appena illustrate fanno parte della visual identity ma ritornano nel design degli interni in una versione in acciaio.


Fotografie: WeWantMore


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